Di fronte alla richiesta incessante di spiegare le proprie opere Alberto Burri rispondeva che se avesse saputo comunicare il suo stato d’animo non avrebbe avuto la necessità di dipingere. Così si presenta
Paolo di Sabatino. La
musica svela la sua essenza. Lo abbiamo ascoltato con il suo
trio jazz a febbraio,
seduto al pianoforte accanto a Fabio Concato in un concerto memorabile. In altre serate l’abbiamo visto accompagnare Mario Biondi, Antonella Ruggiero e Grazia di Michele. Il pianista compositore, arrangiatore, produttore e scrittore Paolo Di Sabatino venerdì 15 aprile alle 21.30 sarà nuovamente a
Perugia, al
Bad King, per il live della tournée del suo ultimo progetto “
Trace Elements”. Una formazione del tutto originale e di levatura mondiale lo accompagnerà: al suo fianco ci saranno il batterista
Dennis Chambers e il bassista
Christian Galvez.
Nel suo libro “Tienimi dentro te” ha raccontato piccoli pezzi di vita, grandi passioni come il calcio e la musica che gli ha “salvato la vita”, valori indiscutibili quali la famiglia e l’amicizia. Leggendo le sue pagine sembra già di conoscerlo, di entrare in punta di piedi in un mondo fatto di bellezza, ma anche di rinunce, di gavette interminabili e di chilometri macinati in furgoncini scomodi e puzzolenti di fumo. E come nelle migliori storie c’è il lieto fine.
Cosa significa per te suonare con Dennis Chambers? E come sarà lo spettacolo venerdì sera?
Presenteremo pezzi di mia composizione e quando uno come Dennis Chambersapprezza le mie canzoni, la soddisfazione diventa doppia. Il genere sarà melodico, arriverà bene al pubblico. Per usare una metafora calcistica venerdì io, Dennis Chambers e Christian Galvez saremo tre centrocampisti mezze punte. Tra noi c’è fantasia e c’è dialogo, la palla ce la passiamo e diamo spazio al protagonismo l’uno dell’altro.
Trace Elements…
E’ un progetto modulabile, posso cambiare formazione coinvolgendo musicisti diversi ed ogni volta i pezzi suonati prendono pieghe differenti. Con Jojo Mayer il risultato è diverso ed ugualmente coinvolgente. In ogni caso con Dennis Chambers mi auguro di fare il mio terzo disco.
Figlio d’arte, che rapporto hai con tuo padre Vincenzo Di Sabatino?
Da sempre conflittuale. So però che è contento di me pur avendomi fatto solo due complimenti ed uno dei due sotto il consiglio di mia madre.
Un brano che ha segnato la tua esistenza, inciso con le lacrime agli occhi e che non hai mai più suonato è “Uno sguardo tra gli angeli”. Ci sono altri pezzi che ti suscitano emozioni così forti?
Forse questo è l’unico. L’ho composto per un mio amico, Ernesto, morto in Eritrea. Un brano che però mi sta molto a cuore è “Caterina”, poi a seguire ce ne sono altri in grado di farmi sentire le farfalle nello stomaco, come quelli per mia moglie e per i miei figli.
Come sarebbe oggi organizzare un Interamnia Jazz Festival?
Sono in tournée con il cileno Christian Galvez, lui racconta che in Cile ci sono decine di festival finanziati dal governo. Il pubblico può godere dei concerti gratuitamente. In Italia succede invece che tagliano i finanziamenti. Non credo sarebbe possibile in questo contesto riuscire a proporre live di qualità con budget così bassi. Direi che dovrebbe essere obbligatorio per le organizzazioni che usufruiscono di finanziamenti invitare musicisti da far conoscere al pubblico evitando i soliti nomi.
Hai realizzato diversi progetti per il mercato giapponese. Cosa manca a quello italiano?
Sicuramente gli acquirenti.
Più conosciuto all’estero che in Italia…
Sì. Per esempio il 12 aprile ho suonato al Blu Note di Milano, ma l’ingaggio è partito dal direttore artistico del Blu Note di New York.
Il libro che hai scritto “Tienimi dentro te” ha il nome di una canzone di Fabio Concato. E’ fatto di dieci brevi racconti, intendi scriverne altri?
Sono felice del riscontro positivo che sto avendo dal mio libro. Non so se mi verrà in mente di scriverne un altro, credo che ognuno si debba occupare del suo ruolo. Sono un pianista ed ora mi sto dedicando a suonare e ad insegnare al Conservatorio A. Casella di L’Aquila. Lo faccio con trasporto e devozione. A febbraio 2017 forse andrò in Sud America per presentare il nuovo album. Per ora ci vediamo venerdì al Bad King.
Floriana Lenti