Un concerto
che ha saputo stupire ed emozionare. Tre ore di musica no stop. L’inarrestabile
cantautore romano Daniele Silvestri, ieri sera 28 aprile, al Teatro Lyric di Assisi,
gremito di spettatori, ha incantato tutti con il suo “Acrobati in tour”. L’artista
è partito con “La verità” una delle canzoni del suo ultimo album dedicato a
Lucio Dalla: “E'
un'altra immagine confusa che solo il tempo ci chiarirà, quello che pensi,
quello che credi, quello che temi… sia la verità. In questa nostra vita offesa
da una schiacciante volgarità, un'altra idea un'altra scusa, ma non basterà”. Le ultime rime
cantate (a squarciagola anche dal pubblico) sono state quelle di “Cohiba”: “C'era un uomo troppo spesso solo, e
ora resta solo un viso che milioni di bandiere giudò, e che diceva: Venceremos
adelante o
victoria o muerte!”. Ed in mezzo musica vibrante tra cambi di abiti,
di chitarre e scenografie. Da una piccola cittadina, con un pozzo al centro a
nascondere il pianoforte, poi trasformatosi in scaletta per “salire tutti
insieme”, all’interno di un tendone di un circo. Difficile rimanere in
equilibrio. Emozionante la partecipazione dei presenti muniti di cartoncini porpora
da sventolare in aria durante “L’Appello” alla strofa “…e per di più c’era un’agenda rossa e non si trova più”, canzone
dedicata a Paolo Borsellino.
E poi
ancora calore e commozione alla fine del brano “A bocca chiusa” quando è
partito un applauso silenzioso, un mare di mani in alto roteanti verso destra e
poi verso sinistra come nella lingua dei segni. Daniele Silvestri, poi, ha
fatto scegliere ai fan i brani storici come “L’autostrada”, “Occhi da
orientale”, “Aria” e “Salirò”. L’evento, promosso dall’Associazione
Umbra della Canzone e della Musica d’Autore ha contagiato tutti con la sua
“urgenza creativa”.
tra tutta quella gente eri la più bella in assoluto e la più attenta e la più elegante e avrei voluto essere la tua macchina fotografica ..... io a distanza sentivo il tuo profumo e se te lo dico a voce so che non mi credi
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