giovedì 18 febbraio 2016

Fabio Concato. Tutto qua!



Con i capelli imbiancati e gli occhiali scuri, ma “non per fare il figo”, ha esordito così: “Guido piano… e ho qualcosa dentro al cuore, che mistero, non so neanche dove andare e m’allontano…” e la sua voce ci ha portato lungo i suoi percorsi di memoria, attraversando i momenti più romantici e spesso malinconici, arrivando a contemplare la “Domenica bestiale” che tutti amiamo. E tra una canzone e l’altra, arrangiate in chiave jazz, Fabio Concato, accompagnato da musicisti d’eccellenza quali Paolo Di Sabatino, Marco Siniscalco e Glauco Di Sabatino, ci ha condotti “dove c’è sempre il sole, sopra uno scoglio che ci si può tuffare”. Ha notato, nella sala live del Bad King dove ha suonato mercoledì 17 febbraio, il quadro di Pino Daniele, ed ha chiesto: “Ma lui è Pino?”, ed è sembrato che ci fosse anche Pino Daniele stesso a contemplarlo dall’alto. Il momento più emozionante è arrivato, poi, quando Fabio Concato ha cantato “Gigi”, una vera poesia dedicata al padre: “Ammetto che più passa il tempo e più mi emoziono cantando questo brano, lui mi ha dato tutto…” e anche il pubblico, in un rispettoso ascolto, ha percepito il battito del suo cuore mentre dalle sue labbra l’elogio: “Suoni così bene che mi vien da ridere, era il tempo in cui cominciavo ad amar la musica e amavo te”.
E il coro spontaneo della sala gremita del Bad King ha colorato di sorrisi le note di “Rosalina”. Divertente e autoironico Fabio Concato ha raccontato di un concerto in cui è uscito per la pausa, forse durata qualche minuto in più e gli spettatori sono andati via a mangiare una pizza, l’ha definito un momento di “dolore frustrante e lacerante”, dunque non s’è allontanato dal palco per continuare a raccontare il suo percorso che è approdato sulle parole di “Non smetto di aspettarti”, nuovo singolo estratto dall'album “Tutto qua”, una spietata dichiarazione d’amore, di un amore irraggiungibile e paziente: “Mi manchi, non te lo dico mai e i viaggi sono tanti, ma so che tornerai”.
E chi c’era ha portato con sé tutta la bellezza di un concerto indimenticabile fortemente voluto dal direttore artistico Antonio Ballarano e dai proprietari Cataldo Uva e Letizia Bianchi. E alla fine, come a rimarcare la magia che s’è creata, Fabio Concato ha detto: "Questo locale è come il Blue Note di Milano" e chi c'è stato in quel jazz club può capire lo spessore del paragone. E la consolazione più forte per coloro i quali purtroppo, per limite di spazio, non ce l’hanno fatta a godere del live è che arriveranno altri artisti di fama nazionale e internazionale durante questa stagione. Solo per fare qualche nome: Dennis Chambers, Eugenio Bennato, Larry Mitchell, Tricarico, Simone Cristicchi, Cesareo, Peppe Voltarelli, Lele Menotti… Personalmente sono già lì, con gli occhi rivolti al palco e le orecchie aperte e la sete di musica d’autore in grado di emozionare.

Floriana Lenti



(sottotitolo: Il modo migliore per festeggiare il compleanno di una quarantenne "cinina", ma immensa).

martedì 16 febbraio 2016

Fabio Concato sul palco del Bad King di Perugia


Fabio Concato 
Feat Paolo Di Sabatino trio
A Perugia mercoledì 17 febbraio
Al Bad King in via Fosso Infernaccio, 1 dalle 21.00

Fabio Concato sul palco del Bad King di Perugia. Il concerto sarà un’occasione unica per ascoltare non solo i grandi successi, ma anche tanti altri brani del suo repertorio che compie ormai 38 anni: da quelle “Storie di Sempre” (1977) all’ultimo album uscito nel 2012 “Tutto qua”. Anni di musica e parole che hanno saputo catturare l’affetto del pubblico che lo apprezza per il suo essere un autore elegante, capace di grande auto ironia, sempre attento alle tematiche ambientali, sociali e civili. 
“Domenica bestiale”, “Fiore di Maggio”, “Guido piano”, “Rosalina” sono solo alcune delle canzoni del concerto scelte secondo i temi più cari all’artista e riproposte in chiave jazz con grande energia e complicità da Paolo Di Sabatino, (arrangiamenti, piano), Marco  Siniscalco (basso) e Glauco Di Sabatino (batteria).


Per informazioni e comunicazioni
cellulare: +39 3384770151

martedì 9 febbraio 2016

Giovedì 11 la chitarra battente di Francesco Loccisano al Balù di Perugia




Lo abbiamo visto suonare accanto a Eugenio Bennato, Vinicio Capossela, Pietra Montecorvino, Saba e Bob Brozman. Ha collaborato con il grande regista spagnolo Carlos Saura per la colonna sonora del suo ultimo film, La jota. Giovedì 11 febbraio arriverà al Balù di Perugia in via dei Cartolari alle 22.00 in duo con Andrea Piccioni alle percussioni. Francesco Loccisano, chitarrista classico, arrangiatore, interprete, compositore e polistrumentista, abbraccerà la sua fedelissima chitarra battente rivelando un nuovo modo di fare musica, sprigionando un’identità del tutto contemporanea di uno strumento di rara bellezza e dalle splendide sonorità. La chitarra battente - lo vedremo insieme all’artista ormai noto a livello internazionale - non ha solo un ruolo classico, tra le dita di Loccisano disegnerà ritmi e melodie capaci di arrivare dritti al cuore degli spettatori. Chi ha già avuto modo di ascoltarlo ha affermato senza esitazione: “E’ impossibile rimanere indifferenti durante un live di Francesco Loccisano, prima iniziano a muoversi i piedi, poi la testa, poi le mani e senza rendersene conto anche il respiro si adatta. Coinvolge tutti i sensi…”. Lo stile compositivo, interpretativo ed esecutivo personalissimo di Loccisano non deluderanno e basterà trovare posto nella location del locale perugino e lasciar andare i pensieri per trovare un nuovo spazio in cui collocarsi e godersi un rigenerante live. Loccisano proseguirà poi la sua tournée sempre in duo con Andrea Piccioni a Roma, dove sul palco dell’Auditorium Parco della Musica il 13 febbraio. Per i veri amanti dello strumento a cinque ordini di corte il 17 febbraio terrà un Seminario di Chitarra Battente al Conservatorio Francesco Cilea di Reggio Calabria.

Floriana Lenti