Una linea di separazione, l’ictus. C’è il prima e c’è il dopo, quest’ultimo non è affatto semplice. Le lunghe attese, il senso d’impotenza, la speranza per ogni piccolo miglioramento, i taxi per andare a fare fisioterapia, l’ascensore troppo piccolo per una sedia a rotelle, l’accettazione della mamma da parte di una bambina che è riuscita a camminare prima che sua madre imparasse nuovamente a farlo, la determinazione finale che vince la malattia. Tutti questi elementi si susseguono lasciando il lettore incollato alle pagine del libro.
Tanti uomini scappano di fronte a ciò che è più grande di loro, Cesare rimane. E cos’è l’amore vero se non rimanere? Cesare lo fa con devozione ed è capace di annullare il resto e divenire pilastro portante per la sua compagna. E’ presente. E’ la prova che l’amore vince tutto.
Tante donne si sarebbero demotivate ascoltando parole quali: “Non camminerà più”. Daniela reagisce, supera se stessa mostrando una forza incredibile e poi insegna a tutti a non mollare mai, a ricominciare dalle piccole cose quotidiane.
Anche Mia a suo modo comunica quanto sia importante avere accanto una persona che nonostante si senta respinta e rifiutata ti mostra amore incondizionato.
Nel libro, poi, vengono affrontati con ironia e senso critico temi che coinvolgono tutti come la malasanità, il sistema italiano che non riconosce ancora i diritti a tutte le coppie, gli ostacoli che trovano le persone disabili. Infine, quello che riecheggia, è un grazie smodato ai veri amici, ai familiari, ai colleghi di lavoro, eppure, il grazie più grande dovrebbe essere rigirato ai protagonisti e autori. Sì, grazie, perché storie come quella raccontata possono far sentire meno soli, perché le parole interiori che devono vibrare sono “ce la puoi fare”, perché la vita è un dono e va accettata, vissuta, amata.
Floriana Lenti
(La prima parte dell'articolo è stata pubblicata sul Corriere dell'Umbria)
Grazie per le tue bellissime parole. Sei una persona fantastica.
RispondiEliminami hai incuriosito. domani ci vediamo in libreria.
RispondiEliminaSei stata semplicemente fantastica Floriana, grazie per questo momento di crescita e riflessione. Quando presenti il prossimo libro? Manu
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