Peppe
Servillo con la Piccola Orchestra Avion Travel cantava ne “’L’Atlante”: “E voglio essere 100 lire di tasca in tasca
senza capire dove vado a finire in quale borsa benedire”. Adesso le lire
non ci sono più, ma l’intento di fare del bene è rimasto. Peppe Servillo e Solis String Quartet
hanno deciso, infatti, di sostenere la ricerca scientifica donando all'AUCC il
concerto "Spassiunatamente" in occasione del trentesimo
anniversario dalla nascita l’Associazione Umbra Contro il Cancro. Il concerto,
che si terrà lunedì 25 maggio al Teatro
Morlacchi di Perugia alle ore 21.00, andrà a finanziare il progetto
dell’AUCC “Adotta un ricercatore”
che punta a raccogliere fondi per i ricercatori impegnati nella lotta
quotidiana contro il cancro. La ricerca scientifica è lo strumento più prezioso
per combattere questa malattia. Peppe
Servillo sottolinea: “Indirizzare le nostre attenzioni e la buona musica in
questa causa è un segnale per mettere in evidenza il fatto che la ricerca è un
valore in quanto tale va sostenuta da tutti. La ricerca è un investimento per
il futuro. Ho fatto vari concerti di beneficenza e cerco situazioni come questa
in cui ci siano ragioni anche personali che mi spingano ad aderire ad un
progetto comune”.
Da dove nasce il titolo "Spassiunatamente"?
E’ stato scelto perché si addice al repertorio della musica
napoletana che proponiamo, è stato scelto per prendere coraggio, per scrollarci
di dosso i timori dando spazio alla bellezza delle parole, all’armonia e alla
profondità dei valori trasmessi. La tradizione se si lascia chiusa negli armadi
muore, invece va praticata, divulgata e vissuta.
Come mai la scelta di
essere accompagnato da un quartetto d’archi?
E’ interessante riproporre la musica napoletana con
arrangiamenti e rivisitazioni, comunque rispettose della tradizione, ma in
chiave innovativa.
E gli Avion Travel?
Abbiamo
fatto l’anno scorso una lunga tournée dopo dieci anni. Il lavoro degli Avion
Travel sussiste e prosegue attraverso le singole carriere dei componenti della
Piccola Orchestra. Ogni tanto ci ritroviamo…
La musica napoletana è immensa ed
eterna. Da Roberto Murolo a Sergio Bruni per arrivare alla fusion jazz/blues di
Pino Daniele. Dove vi collocate?
I
talenti citati, Murolo, Bruni, Daniele sono riconosciuti da tutti. Esistono
tanti artisti che hanno rielaborato la musica napoletana attingendo dalla
storia e dalla tradizione. Noi riproponiamo i classici con l’intenzione di
testimoniare la radice popolare e le espressioni di individualità artistiche di
altissimo livello. Ci siamo posti il problema di affrontare questo percorso
sgombrando il campo da paure, come dicevo prima, con coraggio. La musica
napoletana si distingue per il repertorio eccelso fatto di melodie, armonie e
testi che sanno sfociare in vari umori: dal romanticismo all’ironia,
dall’angoscia all’ilarità.
Quali canzoni porta sempre nel cuore?
Napulitanata portata
al Festival di Napoli da Mario Abbate e ‘A
Serenata e Pulecenella di Giulietta Sacco.
A
tutti è data l’opportunità di partecipare al concerto con un contributo di 20
euro. L’obiettivo è sostenere l’ambizioso progetto dell’AUCC onlus. E qual è il
modo migliore per sostenere la ricerca se non con un concerto di prestigio? Il
tutto… "Spassiunatamente".
Floriana Lenti