giovedì 14 gennaio 2010

ogni volta che vorrai


Cosa può definirsi “per sempre”? Essere mamma (o papà) è un “per sempre”, eppure ci sono palesi casi di parentele non ben accette. Un’amicizia vera può durare in eterno, ne sono convintissima, nonostante varie circostanze della vita possano determinare allontanamenti. L’amore è sicuramente il più bel sentimento che l’essere umano può sperimentare, muove il mondo, fa battere il cuore, fa sognare ad occhi aperti, fa sorridere anche nei contesti peggiori, fa brillare gli occhi e dà la forza di affrontare il presente con un’inspiegabile grinta… Si può amare, oltre che un’altra persona, il proprio lavoro, la musica, la letteratura… la lista potrebbe farsi infinita, e lungi da me completarla. Quello che mi fa riflettere è l’amore che esiste in una coppia di esseri umani. Di relazioni ne ho viste molte ed ho constatato che non ci sono regole precise. Non ci sono etichette sulle quali c’è scritto “consumare preferibilmente entro...”, e magari qualcuno potesse inventarle!

In amore ci sono delle tappe però. Sicuramente stare insieme arricchisce e priva: dà la serenità di non essere solo, toglie la libertà non esserci. Inutile filosofeggiare. L’amore, anche il più profondo, finisce, o meglio: cambia! Diventa altro: complicità, sostegno, aiuto, conforto, sopportazione. Forse è meglio, forse no. Dipende da cosa ci si aspetta da un rapporto.

Arrivata all’età adulta ho molti amici coetanei che mi comunicano la grande scelta: MI SPOSO. Ed io ho come un brivido gelido lungo la schiena, mi si blocca il respiro per un secondo, realizzo davvero solo dopo qualche attimo e reagisco con un celato stupore: “oh, che bella notizia, complimenti!”.

Ho fatto una breve ricerca su internet e credo che sia paradossale organizzare un matrimonio: corsi, ristoranti, biglietti di partecipazione, inviti, vestiti, parrucchieri ed estetisti, fedi e chi più ne ha più ne metta. Il matrimonio è solo un momento, dura al massimo un giorno, certo, uno dei più importanti della vita anche perché presumibilmente dovrebbe essere appunto: PER SEMPRE.

Ho letto:

Cambiano anche le parole: al momento del “si”, non si dirà più la formula storica del consenso: “Io… prendo te… come mia sposa o sposo”, ma si dirà: “Io…accolgo te come mia sposa o sposo”. Infatti, secondo la Chiesa il verbo “prendere”, insinua che l’altro sia considerato un oggetto mentre il verbo “accogliere” mette in evidenza la dimensione del dono”.

Mi sta benissimo! Anche io lo sogno per me stessa. Certo, gradirei qualcosa di semplice. Non lo nego, mi piacerebbe dichiarare il mio forte sentimento e sorrido se penso che sarei tranquillamente in grado di gridarlo quel “sì”. Ciò che mi terrorizza è la dicitura: “finché morte non ci separi”, adesso credo possa essere variata con “tutti i giorni della mia vita”, ma il concetto è lo stesso.

Non si può dire solo: Prendo te, come mia/o sposa/o e prometto di esserci ogni volta che vorrai?

Mi sembra una frase generosa, non necessariamente più comoda... sicuramente più onesta! Una pubblicità nota recita: "un diamante è per sempre", quello che sentiamo nel cuore può cambiare. Insomma, fate come volete, ed io spero che sia come un diamante.

4 commenti:

  1. Per sempre:
    non so se l'amore, inteso come sentimento di coppia, sia "per sempre" e non se nemmeno se lo possa essere il matrimonio. Io, sposata da 25 anni e assieme a lui da 30, non ne ho la certezza nemmeno adesso.
    Forse il discorso sui diamanti è più concreto, sempre che non succeda che la pietra si stacchi dalla sua incastonatura e venga persa.
    Ma di una cosa sono sicura: sarò Madre Per SEMPRE.
    Quando sono orgogliosa dei miei figli, o quando ne sono rammaricata,
    Qando cercano il mio aiuto, se lo rifuggono;
    Se mi amano,
    Se mi odiano,
    Se abitano lontani mille miglia o se, "eterni fanciulli", sono ancora tra le mura domestiche,
    Se mi rendono partecipe della loro nuova famiglia di adulti o se rinnegano la mia esistenza.
    In qualunque caso, con qualsiasi sentimento, io sono e sarò madre per sempre.
    Dal momento in cui i miei figli hanno visto la luce, io sono diventata una mamma. E ne sono fiera.
    Una Mamma è per sempre. Volente o nolente.
    ...siamo forse meglio dei diamanti?

    RispondiElimina
  2. ricordo ancora col sorriso sulle labbra i racconti dei nostri nonni..storie di pazienza, coraggio e tolleranza nel rapporto di coppia.
    Storie di valori e principi che si coniugano e vanno al di là del semplice stare insieme..ma che ti permettono certamente di passarci il resto della vita con sta persona..
    la mia concezione un pò arcaica ma decisamente romantica dell'esistenza e dei rapporti affettivi mi porta a pensare che il traguardo del matrimonio faccia quasi parte del nostro DNA ma non rappresenta certamente il segnale indefettibile dell'amore..
    perchè..come hai detto tu..al giorno d'oggi concepire un matrimonio significa mettersi addirittura un mutuo sulle spalle (un altro???)e tanta, troppa gente sembra oramai demotivata dinanzi a un sacramento tanto solenne..
    ma questo non vuol dir mancanza di sentimento o cinismo o ancora superficialità..
    son tante le motivazioni, soggettive, che potrebbero spingere taluno a cullarsi e crogiolarsi nell'ombra di una convivenza..la sindrome di peter pan, la paura di crescere insomma..
    per questo, se la giustificazione nn è quella economica..allora è sia!..lasciatevi andare..anche questa potrebbe essere una meravigliosa avventura..

    RispondiElimina
  3. sono d'accordo con Rosina... LASCIARSI ANDARE è il buon consiglio di questi tempi! lasciarsi andare con incoscienza, abbandonando il senso di Responsabilità e l'attenzione ai problemi per cedere il posto alle cose semplici della vita, per condividere sereni un percorso con l'altro, questa è la buona scelta...e se così per alcuni non fosse allora bene uguale, l'importante è non pentirsi di quel che si è scelto con convinzione...ma se mi venisse proposta la solitudine ed un carattere amareggiato da una vita trascorsa nel cinismo, al posto di un matrimonio in cui poter godere di un pomeriggio trascorso con i figli che giocano lieti, un marito che riposa sereno e innamorato con un pò di pancetta domenicale sul divano, mentre la tazza di thè caldo fuma bollente sul mio viso ... allora si, io RIFIUTEREI miliardi di volte il successo del mio individualismo, egoismo e della mia solitudine come fonti di paura effettiva delle cose naturali e belle della vita per urlare al mondo
    AMORE SPOSAMI! ...
    sora G

    RispondiElimina
  4. Carissime, amo e ammiro la vostra visione romantica! Le mamme sono molto meglio dei diamanti... decisamente. Rosina, ti ricordo che sono espertissima nel lanciarmi in meravigliose avventure, e forse, dovrò farlo ancora :) Sora G, mi piace il tuo punto di vista e vorrei davvero avere la forza per immaginare il futuro come fai tu, grazie per tutti gli spunti di riflessione che mi dai!!! (ora io leggo te...)

    RispondiElimina