Nella piazzetta della nonna; sono sicura sia stato lì il luogo in cui per la prima volta ascoltai queste parole, mi venne detto: “Mò ca ‘t spues, t’agghia fa fà a zita” (Quando ti sposi ti farò fare la moglie). All’epoca non compresi bene il significato. Probabilmente avrò dato modo di farmi dire questa frase perché sarò stata brava in qualcosa, non so. La sostanza è che a un certo punto una donna, specialmente nella cultura meridionale, deve dimostrare di essere in grado di saper fare e anche di esser degna di diventare sposa. Dunque, mie care amiche, se l’idea del matrimonio per voi è ancora lontana… aspettate a dare estro a bravure (se non per necessità); se invece l’anello al dito è quello che desiderate: datevi da fare, che pure con la crisi c’è sempre qualcuno pronto a fare il grande passo!
Oggi, poi, si è sposata una mia cara amica, non nego che ho dovuto trattenere le lacrime. E’ stato un momento straordinario, pieno di convinzione e determinazione. Ho capito che una scelta così importante è un mix di amore e coraggio, ma anche di rinuncia e altruismo.
Sono felice per te, Irene.
Per quanto riguarda la RUBRICA PROVERBIALE, un grazie particolare va alla mia cuginetta Fabrizia che proprio oggi mi ha fornito 365 detti tarantini!
oh e la foto della testimone ndò sta? :) mi sono collegata in un piccolo break tra il pranzo e la cena....amò mi rivesto e torno su, così ci beviamo un bicchiere di vino insieme pennellò e ci raccontiamo un po'! adelante adelante e VIVA LA SPOSA MERLETTINA! :)
RispondiEliminaAUgh, maddolina