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Dove sono, dimmi dove sono le tue mani. Dammi un cenno. Le ricordo sulla mia pelle, desiderose di avere qualcosa che è lontano anche da me.
Come posso fare ad annullare in te le mie paure? Fammi capire dove si riposano i tuoi pensieri. Parlami con quel silenzio assordante. Assaporo il vellutato senso di appartenenza che si vive e si consuma nell’arco di un sogno. Tutto in pochi istanti, è la porta d’ingresso alla vita o alla fine? Immagino gocce di sudore che riscaldano; e cadendo impertinenti e costanti sulle ferite del cuore le fanno bruciare.
Arriverà un momento in cui saremo solo noi. Durerà forse ore e non sarà nulla in confronto al minuto dopo l’addio.
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