mercoledì 29 settembre 2010

Sono tra i finalisti del Concorso letterario “La vita di una senza dimora”: votazioni aperte!



Il coordinamento cittadino di Roma ha annunciato che i giudici del concorso [Lankelot, Scrittori Precari e Terranullius] hanno selezionato i finalisti per la sezione Poesia e per la sezione Narrativa.
Con stupore ho trovato il mio nome, il mio racconto si chiama ORO NERO. E' una storia vera e voglio considerare questo piccolo traguardo come un riscatto nei confronti del protagonista del testo: PETROLIO, un uomo amato e disprezzato al contempo, che ha fatto di tutto -in quel piccolo paese del sul Italia- per vivere una vita dignitosa e all'insegna dell'altruismo.
Ora è a voi che spetta scegliere il vincitore per sezione!
Come da bando, coloro che riceveranno il maggior numero di voti verranno letti il 17 ottobre 2010 in piazza dell’immacolata [RM].
MI PIACEREBBE AVERE I VOSTRI PARERI... E I VOSTRI VOTI ;)

martedì 28 settembre 2010

caldo come le lacrime, freddo come il vetro.


Dove sono, dimmi dove sono le tue mani. Dammi un cenno. Le ricordo sulla mia pelle, desiderose di avere qualcosa che è lontano anche da me.

Come posso fare ad annullare in te le mie paure? Fammi capire dove si riposano i tuoi pensieri. Parlami con quel silenzio assordante. Assaporo il vellutato senso di appartenenza che si vive e si consuma nell’arco di un sogno. Tutto in pochi istanti, è la porta d’ingresso alla vita o alla fine? Immagino gocce di sudore che riscaldano; e cadendo impertinenti e costanti sulle ferite del cuore le fanno bruciare.

Arriverà un momento in cui saremo solo noi. Durerà forse ore e non sarà nulla in confronto al minuto dopo l’addio.

sabato 18 settembre 2010

Alla mia compagna di viaggio (e di stanza in Medio Oriente)


Nella piazzetta della nonna; sono sicura sia stato lì il luogo in cui per la prima volta ascoltai queste parole, mi venne detto: “Mò ca ‘t spues, t’agghia fa fà a zita” (Quando ti sposi ti farò fare la moglie). All’epoca non compresi bene il significato. Probabilmente avrò dato modo di farmi dire questa frase perché sarò stata brava in qualcosa, non so. La sostanza è che a un certo punto una donna, specialmente nella cultura meridionale, deve dimostrare di essere in grado di saper fare e anche di esser degna di diventare sposa. Dunque, mie care amiche, se l’idea del matrimonio per voi è ancora lontana… aspettate a dare estro a bravure (se non per necessità); se invece l’anello al dito è quello che desiderate: datevi da fare, che pure con la crisi c’è sempre qualcuno pronto a fare il grande passo!

Oggi, poi, si è sposata una mia cara amica, non nego che ho dovuto trattenere le lacrime. E’ stato un momento straordinario, pieno di convinzione e determinazione. Ho capito che una scelta così importante è un mix di amore e coraggio, ma anche di rinuncia e altruismo.

Sono felice per te, Irene.


Per quanto riguarda la RUBRICA PROVERBIALE, un grazie particolare va alla mia cuginetta Fabrizia che proprio oggi mi ha fornito 365 detti tarantini!

mercoledì 1 settembre 2010

Ciao Toni!


Lavoro da quasi sei anni per l'ufficio stampa della Tavola della pace e in tutto questo tempo ho conosciuto gente meravigliosa, tra cui te, Toni,
Non hai mai rifiutato una chiamata (come piace fare ai tuoi colleghi), anche se eri oberatissimo. Hai sempre fatto in modo di seguire le attività per la pace e i diritti umani. Hai lavorato con onestà, ma soprattutto con passione e determinazione. Sei stato voce di conforto quando per telefono ci dicevamo: "la pace non fa notizia, ma è chi la pensa così a sbagliare, noi, invece, dobbiamo mantenere alta la guardia, dobbiamo avere speranza" e infatti puntualmente il giorno dopo su l'Unità il tuo pezzo c'era.
Oggi le mie lacrime sono rivolte a te, e non ci avrei mai pensato, mai avrei voluto. Ho letto: "E' morto Toni Fontana" ed ho creduto in un errore, ho anche cercato i tuoi omonimi. Poi, la cruda e ingiusta verità. Ora molte persone ti stanno scrivendo su facebook (che nemmeno volevi aprirti). Io lo faccio usando questo mio sciocco "diario" e "ti scriverò" ogni volta che farò il mio lavoro con amore e con purezza d'animo, provando a seguire le tue orme. Grazie per tutto quello che sei per me e per i lettori italiani. Ora, lo so, sarai davvero in pace. Il nostro è solo un arrivederci...