Corpo statuario, affusolato, sinuoso. Voce profonda capace di scavare e rimanere impressa nella memoria a lungo. Così come fa il vento, le note e le melodie prodotte dall’artista romana sfiorano la pelle, e poi scaldano o danno i brividi. Si può definire, senza ombra di dubbio, un’artista a tuttotondo Lavinia Mancusi. Oltre alla presenza scenica e alla sua voce, la regina dalle gonne lunghe e i corpetti avvolgenti, abbraccia il violino come se fosse il suo amico più fidato, pizzica le corde della chitarra come se ne conoscesse i segreti più celati, percuote il tamburo come solo alcuni esperti musicanti di pizzica sanno fare. Da poco reduce del tour estivo con l’ormai noto cantaurtore Mannarino, verrà a Perugia al Bad King mercoledì 21 ottobre alle 21.30. Un ritorno, perché Lavinia è già salita su quel palco inebriando gli spettatori con la sua teatralità musicale. Ed anche questa volta l’artista riuscirà ad incantare presentando la storia di un viaggio fatto di semina – da cui il nome del suo album “Semilla” – in cui si vuole comunicare che non sono solo gli uomini a spostarsi da una terra all’altra, ma anche la musica si muove, si ferma e poi riparte producendo germogli e frutti in questo continuo movimento. Lavinia Mancusi è espressione di un amore viscerale che la lega al Sud Italia, al mare, alla musica popolare e confessa: “questo ritrovarmi altrove è il senso del mio cammino”. Ed in tanti, come me, si ritrovano dietro alcune canzoni, accompagnati dalla voce dell’artista, a fare passi veloci e lenti in base al ritmo, a saltellare e poi riposare come in “Alba” e “O Sole ‘E Pulecenella”. E’ impossibile non farsi trasportare dal riso amaro di “Cu ti lu dissi” e “Ballata per Maddalena”. Fanno sognare “Angelare’” e “D’à mae riva”. Ma nell’album c’è molto altro, basta solo aprire bene le orecchie per sentire il richiamo dell’anima dell’uomo e della musica che salva. Lavinia Mancusi proporrà dunque un percorso che dalla tradizione del Meridione d’Italia, attraverso la contaminazione tra sonorità del Mediterraneo, spaziando dal Nord Africa alla Spagna, arriverà a toccare il Sud America. Si esibirà in trio con Riccardo Medile alla chitarra e Gabriele Gagliarini alle percussioni. Collabora con l’Orchestra Giovanile Popolare di Ambrogio Sparagna, con la Takadum e con la Medfree Orkestra. Porta con sé anche il desiderio di conoscere ancora e sperimentare le più diverse sfumature del suoni che più variano più la tengono ancorata alle sue radici, nelle quali ognuno di noi potrà ritrovarsi.
Fonte: http://viewpointitaly.it
martedì 20 ottobre 2015
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