sabato 18 ottobre 2014

Disarma, il libro di Claudio Bianconi


“Fabulazioni” non è solo il libro scritto dal giornalista e fotografo Claudio Bianconi. Non è una semplice raccolta di racconti. Non è un insieme di concetti messi su carta. “Fabulazioni” è il ritratto più intimo e personale dell’anima di un uomo capace di guardare oltre, di scannerizzare i sentimenti umani e di cogliere la Bellezza per restituirla ricca di suoni e colori ai suoi lettori. E’ anche il bisogno di “lasciare il segno” in un mondo sempre più frenetico, che passa, che supera e a volte sottovaluta; per dirla più concretamente: “Fabulazioni” è la necessità di concentrarci su quello che ancora può meravigliare riabilitando il cuore di fronte alla semplicità delle onde del mare, alla forza del vento, alla dolcezza di un amore, al suono delle lettere e perché no? alle lacrime di una bambola.
Disarma, il libro di Claudio Bianconi, e nel farlo adopera immagini chiare provenienti dalla realtà sempre pronta ad offrire spunti validi di riflessione.
Il 17 ottobre si è svolta alla Libreria Grande di Ponte San Giovanni la prima presentazione del libro (edizioni Fat Chicken) alla quale oltre all’autore Claudio Bianconi sono intervenuti Pasquale Guerra e Leonardo Malà. Nel pubblico, proprio a dare conferma dell’assenza di “confini” che il libro magistralmente elogia, erano presenti anche tanti ospiti SPRAR (Servizio per Richiedenti Asilo e Rifugiati Politici) del Centro Immigrati di Via del Favarone di Perugia.
In poche ore sono state tante le parole che hanno descritto il testo di Claudio Bianconi senza trascurane il suo vissuto. Il giornalista Leonardo Malà ha parlato della “gentilezza” di Claudio “il suo tratto distintivo per eccellenza” e del loro primo incontro di trent’anni fa circa. “Sa scegliere le parole con cura, le parole contano, le parole sono importanti e l’autore dimostra di saperle usare, sciogliere, mescolare e donare” ha sottolineato il professor Pasquale Guerra.
L’autore stesso ha raccontato: “Le novelle raccolte in questo libro sono state scritte in vari periodi della mia vita, dopo viaggi, durante giornate vissute… le più diverse” eppure tutte le storie sono legate da un fil rouge che pizzica l’attenzione di chi legge: “C’è nero, c’è blu nelle varie sfumature della declinazione di un blues: nero e blu alchemici, elaborazioni ‘leggere’ di esperienze, ferite aperte e rimarginate, ferite leccate, amori infranti. – Si legge nell’introduzione dell’autore - E c’è il sale…”. Sì, il sale c’è in ogni pagina. Tutti possono cercarlo nell’attesa che Claudio Bianconi ci restituisca altre opere letterarie.

Floriana Lenti

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