“Fabulazioni”
non è solo il libro scritto dal giornalista e fotografo Claudio Bianconi. Non è
una semplice raccolta di racconti. Non è un insieme di concetti messi su carta.
“Fabulazioni” è il ritratto più intimo e personale dell’anima di un uomo capace
di guardare oltre, di scannerizzare i sentimenti umani e di cogliere la
Bellezza per restituirla ricca di suoni e colori ai suoi lettori. E’ anche il
bisogno di “lasciare il segno” in un mondo sempre più frenetico, che passa, che
supera e a volte sottovaluta; per dirla più concretamente: “Fabulazioni” è la
necessità di concentrarci su quello che ancora può meravigliare riabilitando il
cuore di fronte alla semplicità delle onde del mare, alla forza del vento, alla
dolcezza di un amore, al suono delle lettere e perché no? alle lacrime di una
bambola.
Disarma,
il libro di Claudio Bianconi, e nel farlo adopera immagini chiare provenienti
dalla realtà sempre pronta ad offrire spunti validi di riflessione.
Il
17 ottobre si è svolta alla Libreria Grande di Ponte San Giovanni la prima
presentazione del libro (edizioni Fat Chicken) alla quale oltre all’autore
Claudio Bianconi sono intervenuti Pasquale Guerra e Leonardo Malà. Nel pubblico,
proprio a dare conferma dell’assenza di “confini” che il libro magistralmente
elogia, erano presenti anche tanti ospiti SPRAR (Servizio per Richiedenti Asilo
e Rifugiati Politici) del Centro Immigrati di Via del Favarone di Perugia.
In
poche ore sono state tante le parole che hanno descritto il testo di Claudio
Bianconi senza trascurane il suo vissuto. Il giornalista Leonardo Malà ha
parlato della “gentilezza” di Claudio “il suo tratto distintivo per eccellenza”
e del loro primo incontro di trent’anni fa circa. “Sa scegliere le parole con
cura, le parole contano, le parole sono importanti e l’autore dimostra di
saperle usare, sciogliere, mescolare e donare” ha sottolineato il professor
Pasquale Guerra.
L’autore
stesso ha raccontato: “Le novelle raccolte in questo libro sono state scritte
in vari periodi della mia vita, dopo viaggi, durante giornate vissute… le più
diverse” eppure tutte le storie sono legate da un fil rouge che pizzica l’attenzione di chi legge: “C’è nero, c’è blu
nelle varie sfumature della declinazione di un blues: nero e blu alchemici,
elaborazioni ‘leggere’ di esperienze, ferite aperte e rimarginate, ferite
leccate, amori infranti. – Si legge nell’introduzione dell’autore - E c’è il
sale…”. Sì, il sale c’è in ogni pagina. Tutti possono cercarlo nell’attesa che
Claudio Bianconi ci restituisca altre opere letterarie.
Floriana
Lenti
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