Immaginate due ragazzi seduti su una
panchina a parlare del futuro. Hanno tanti dubbi, ma anche un sogno da
realizzare. Ed il sogno è tanto grande da coinvolgere altre due persone. E’
così che è nato Un insolente quartetto
folk dal nome stravagante e altamente alcolico
“Distilleria a vapore”. Il leader della band, ragazzo altissimo, magrissimo
e umbro d’adozione e originario di Ascoli Piceno, Federico Catani, voce e
chitarra della band ci ha raccontato com’è nato il gruppo e quali sono i
progetti futuri.
Perché
“Distilleria a Vapore”?
A tutti piace bere, in tutti i Paesi si
distilla e a noi piace distillare musica per ubriacare con le nostre sonorità
la gente e farla ballare. Preferiamo suonare in locali intimi e accoglienti
perché vogliamo sentire il respiro del pubblico, perciò siamo partiti con
arrangiamenti acustici scegliendo di eliminare la batteria.
Che
genere di musica fate?
Sin dagli esordi, dal 2011
nell’esattezza, proponiamo brani di De Andrè, Guccini, Vinicio Capossela, ma
anche della Bandabardò, dei Modena City Ramblers, dei Folkabbestia, dei Los
Delinquentes e tanti altri; ma non facciamo cover, riadattiamo completamente i
brani in chiave folk dando vita spesso ad un groove del tutto nuovo.
Come
vi disponete sul palco? Facci una presentazione dei componenti
L’unica componente donna e pietra
miliare del gruppo è la perugina Francesca Piazza, ha una splendida voce e
suona la tastiera ed il kazoo. All’altra chitarra, al basso e all’ukulele c’è
Claudio Cauzillo di Potenza. Infine e non meno importante c’è il tarantino
Giuseppe Tarsia, è lui che scandisce il ritmo con
cajon, congas e tamburi a cornice.
Dopo
il successo riscosso durante l’estate, quali progetti avete?
In questi giorni siamo impegnati nella
realizzazione di un progetto innovativo, stiamo strutturando, studiando e costruendo
il nostro album che vedrà la luce a gennaio 2014. Il titolo è ancora
misterioso, sarete i primi a cui lo diremo… Possiamo però anticiparvi in
esclusiva che incideremo anche quattro nostri brani inediti, uno racconta di
una festa alla quale si presentano amici e amici di amici e amici di amici di
amici, insomma, tantissimi sconosciuti che alla fine della serata collassano
sfiniti o si dileguano, ed è il padrone di casa a dover raccogliere i cocci! Ma
questo è solo un sintetico assaggio, il nostro obiettivo è continuare a suonare
per divertirci e divertire. Siamo davvero soddisfatti quando dopo un nostro
concerto la gente torna a casa ubriaca di
felicità.
Floriana
Lenti
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