domenica 20 maggio 2012

Chi raccoglierà quegli zaini insanguinati?


La bomba è esplosa. Morte.
La terra ha tremato. Terrore.
E come si fa a non aver paura?
Come si fa ad uscire tranquilli per strada?
E' da tanto che non aggiorno più questa piccola pagina sconosciuta immersa nella rete, ed oggi voglio farla rivivere. Le ho dato un altro nome, ho cancellato il vecchio "Iocipenso" (troppo introspettivo, troppo egoistico), non quello che di getto mi era sembrato pertinente con il mio attuale stato d'animo: "Adesso basta".
Mi sento ferita, indignata, smarrita di fronte a tutti i fatti che sono accaduti in soli due giorni. Ho letto articoli, visto video, ascoltato notiziari, ma non posso e non voglio alimentare l'insana convinzione che anela nell'aria: il mondo fa schifo. E' per tale ragione che il nome di questo blog da ora in poi sarà sinonimo di speranza e di bellezza "Centocinquantatré grossi pesci". E poi, sono nata in una città in cui c'è il mare, dove mia madre mi ha sempre osservata prendere il largo, quasi preoccupata di non farcela a starmi dietro e mio padre ha sempre pescato le delizie che arrivano sulla nostra tavola.

Ieri una mia amica ha scritto: "Siamo tutti bravi a scrivere post su Facebook e ad aspettare i 'mi piace'. Siamo tutti buoni a dire 'che schifo' davanti alla televisione, comodamente seduti in poltrona. Oggi è un sabato pomeriggio uguale, e fra poco le vie del centro si riempiranno, come sempre. E non per gridare. Quello nessuno osa farlo". E di getto le ho risposto: "Iniziamo a farlo noi, io e te"
Giulia, questo è il mio modo di gridare! Chiedere la forza per andare lì dove c'è distruzione e odio e metterci dentro positività e rinascita. Sconfiggere la mia pigrizia e rimboccarmi le maniche per raccogliere la sporcizia che invade la terra e i cuori. 
E la rabbia che ho dentro diventa pian piano voglia di cancellare la negatività, recuperando la forte convinzione che con piccoli gesti e poche parole possiamo raccontare che il bello esiste davvero e non è neanche tanto lontano. Dietro i libri sparsi, le macchie di sangue, gli zaini vuoti e le scarpe che ormai più nessuno indosserà, c'è comunque la scritta "ti amo".


2 commenti:

  1. mi lasci senza parole, ma con tanti pensieri...quelli buoni.penso che tra i 153 pesci grossi possa partecipare felice anche chi fin ora si è sentito fuor d'acqua, in balia della mala informazione o di una informazione rafforzativa della paura e della depressione.bè poi mi spiegherò meglio, ora ci penso, anzi "adesso basta" ! amore mio sei tu

    Sora G

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  2. il nostro abiettivo è nel libro dei titoli... tu sai, tu puoi. il nostro futuro è nell'intreccio dei nostri cervelli... tu vai oltre, tu non ti fermi. il nostro capirci supera tutto... amore e stima per te.

    Sora F

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