domenica 7 aprile 2013

Cosa accade dietro le quinte? I segreti della settima arte


Scorrevole, divertente e intriso di suggestioni il libro di Mirco Gatti “…intanto Johnny Depp non sbaglia un film”, pubblicato dalla casa editrice Midgar. Il testo è fatto di storie in una storia che racconta dieci anni di esperienza vissuta con passione e devozione di fronte al grande schermo. Certe strade sembrano tracciate sin dall’infanzia, sembra che ci sia già un percorso definito ed una meta chiara dove arrivare, stesso itinerario che l’autore ha ereditato da un padre professionale ed attento e ha condiviso con un fratello tenace. Mirco Gatti riesce a stupire e a far riflettere ricordando persone che a Perugia hanno lasciato il segno, soffermandosi su questioni sociali e politiche che non poco hanno influito sul suo lavoro, ma anche rivelando quanto sia cambiato il mestiere di proiezionista in un solo decennio: “Con l’avvento del digitale mi sento di far parte di un'era che non tornerà più, di trovarmi in mezzo a due periodi storici. Uno l’ho conosciuto grazie a mio padre, l’altro lo sto vivendo in questo momento, mentre la pellicola è in procinto di andarsene per sempre e con lei i proiezionisti e i proiettori. Guardandoli, non posso fare a meno di pensare alle altre attrezzature storiche alle quali abbiamo dovuto dire addio, come i vinili e i giradischi, i mangianastri con le loro musicassette. Davanti a me, un vecchio proiettore “Veronese” e “Cinemeccanica”, che sembrano prendere vita per convincerci a non abbandonarli…”. Una grande passione trasferita sulle pagine del “Diario di un proiezionista” narra del “Cinegatti” nato nel 2001 e del Teatro del Pavone, storica “arena” perugina. Mirco Gatti, figlio di Giuseppe Gatti proiezionista dal lontano 1954, scrive senza veli e ghirigori, introduce i lettori nel mondo di dl vero cinema fatto di sfide ed emozioni confessando di esserne stato stregato a tal punto da sembrare distratto di fronte a volti particolarmente “cinematografici”. “…intanto Johnny Depp non sbaglia un film” parla anche di viaggi, di sacrifici e di una sfida ancora aperta in una città che s’è lasciata risucchiare da periferie e multisale. Il cinema vero è ancora possibile vederlo a Perugia? Beh, a quanto pare sì, ma bisogna rimanere attaccati come fa l’autore all’amore per l’intimità di un luogo senza tempo, a sedie pieghevoli a volte scricchiolanti (non a poltrone ultra imbottite) e al click che fanno le luci quando si spengono per regalare un sogno.

Mirco Gatti è nato a Perugia nel 1975. Esercente cinematografico e membro del "Collegio dei revisori dei conti" dell'ANEC, Associazione Nazionale Esercenti Cinema - Sezione dell'Umbria. Nel 2002 ha costituito insieme al fratello Mauro ed il padre Giuseppe, la "CineGatti" (attività cinematografica indipendente) per la gestione delle sale cinematografiche. "...intanto Johnny Depp non sbaglia un film" è la sua prima opera pubblicata.

Fantasia e femminilità fanno “Sogni rosa Lilly”


La primavera si riempie di colori con pietre semipreziose, monili, vetro, perle e madreperle, cristalli, pietre dure e coralli legati insieme da un filo e dal desiderio di creare veri e propri gioielli unici e singolari. Con rifiniture in argento e oro, collane, orecchini, bracciali e spille risultano accessori fondamentali per impreziosire quotidianamente il proprio look. E’ nata per gioco e per passione la collezione di bigiotteria artigianale “Sogni rosa Lilly”, dall’idea di Carmelina Severi, che dichiara: “Spesso di notte mi sveglio perché ho in mente dei motivi da realizzare e mi metto subito al lavoro. All’inizio smontavo e rimontavo determinate collane perché il risultato non era quello immaginato, adesso so cosa voglio ottenere e le mani si muovono con più dimestichezza per raggiungere la perfezione auspicata, eppure, sono consapevole che c’è sempre da imparare…”. Alcuni oggetti richiedono ore per essere realizzati e la ricerca dei materiali a volte è ardua, ma tutte le difficoltà si vanificano quando il gioiello è compiuto. Sono tante le donne che mi chiedono di realizzare collane e bracciali con colori specifici da abbinare a vestiti importanti e per occasioni particolari, e ciò che mi spinge a proseguire con entusiasmo questa esperienza è la loro gratitudine nel ricevere i gioielli richiesti; e poi sanno che sono stati fatti solo per loro e che non esistono cloni” ci racconta Carmelina Severi, laureata in Scienze Geologiche a Napoli e residente in Umbria da quasi trent’anni. Il bello di queste creazioni artistiche, in effetti, sta anche nell’originalità e nell’unicità delle varie ideazione, ed in ognuna di esse stupisce il gioco cromatico ed il modo in cui la luce penetra e si libera dalle superfici dei componenti assemblati. Lo stile è romantico e passionale, “dalla spiccata femminilità” che a dire di Carmelina Severi “non è mai stata il mio forte, ma evidentemente la canalizzo e la esprimo realizzando gioielli. Mi piace anche attribuire dei nomi alle collane più importanti come Lacrima d’amore, fatta da una goccia di cristalli bianchi, da perle, opali e un’agata azzurra molto rara; Rosa Mistica, un colletto di vetro sfaccettato tipo swarovski corredato da una rosa di resina fatta a mano e da opaline; Raggi di Luce, Petali di sole, Deliziosa e Principassa costituite da perline, rose, amatiste, quarzo rutilato, corniole, murrine rosse e nere. Ho scoperto questa passione proprio osservando le varie pietre e adesso, quando le ricerco, perdo la cognizione del tempo”. I cappotti ritornano negli armadi, le t-shirt sostituiscono ingombranti maglioni, sciarpe e cappelli vengono congedati lasciando colli scoperti, ed è questa sicuramente la stagione ottimale per sfoggiare collier e completi, ma l’essenza romantica e la linea classica rendono determinate realizzazioni intramontabili.